"...l'avvocato è una figura istituzionale, che dà fastidio, perché con le sue parole e con i suoi scritti chiede, interroga e pretende. Quando si arresta anche il più nefasto degli individui, egli deve essere informato, deve poter parlare con il reo, può persino impugnare ogni decisione e persino chiedere che la legge venga posta nel nulla per contrarietà alla Costituzione. Se vengono notificati atti impositivi astrusi, può chiedere che il presunto evasore nulla paghi. Se qualcuno ha subito un torto, può, seppure a fatica e dopo aver fatto mille e più avvisi e raccolto i danari che servono per iscrive a ruolo l'azione, convincere il proprio assistito a intentar causa per ottenere il risarcimento del danno provocato anche dallo Stato."
Estratto dall'articolo dell'Avv. Alfredo De Francesco ("Sulle tariffe forensi e sul ruolo dell’avvocato. Considerazioni sull’art. 9 della “bozza” del Decreto legge sulle liberalizzazioni", in http://www.filodiritto.com/index.php?azione=visualizza&iddoc=2620 del 21.01.2012)
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