21 settembre 2013

P.A. custode dei beni demaniali - responsabilità art. 2051 c.c.

Ciò in quanto, sebbene la questione dell'applicabilità dell'art. 2051 cod. civ., alla P.A. custode dei beni demaniali (quali, per l'appunto, le strade aperte al pubblico transito) sia indirizzata, secondo il più recente e consistente orientamento di questa Corte (tra le altre: Cass., 3 aprile 2009, n. 8157; Cass., 20 novembre 2009, n. 24529; Cass., 18 luglio 2011, n. 15720; Cass., 18 ottobre 2011, n. 21508; in senso contrario: Cass., 22 aprile 2010, n. 9546), a risolversi nel senso della irrilevanza dell'estensione del bene oggetto di controllo e vigilanza, nondimeno si è affermato che la disciplina di cui al citato art. 2051, applicabile agli enti pubblici proprietari o manutentori di strade aperte al pubblico transito in riferimento a situazioni di pericolo derivanti da una non prevedibile alterazione dello stato della cosa, "non dispensa il danneggiato dall'onere di provare il nesso causale tra cosa in custodia e danno, ossia di dimostrare che l'evento si è prodotto come conseguenza normale della particolare condizione, potenzialmente lesiva, posseduta dalla cosa, mentre resta a carico del custode, offrire la prova contraria alla presunzione iuris tantum della sua responsabilità, mediante la dimostrazione positiva del caso fortuito, cioè del fatto estraneo alla sua sfera di custodia, avente impulso causale autonomo e carattere di imprevedibilità e di assoluta eccezionaiità" (tra le altre, Cass., 13 luglio 2011, n. 15389).

Cass. civ. Sez. III, Sent., 21-03-2013, n. 7112


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