Sommer c. Italia: obliterata l'imprescrittibilità dei crimini contro l'umanità
Chiamata a decidere sul ricorso presentato da un ex comandante delle SS dell'esercito tedesco accusato di aver preso parte all'eccidio di Sant'Anna di Stazzema, condannato nel 2005 per fatti riferibili all'anno 1947, la Corte di Strasburgo ha affermato che non è contraria alla Convenzione la imprescrittibilità dei reati contro l'umanità e che, seppur le indagini preliminari erano state "informalmente" avviate nel 1947, soltanto nel 1992 il ricorrente era stato informato dell'accusa contestatagli. Da qui i giudici europei hanno ribadito che le garanzie procedurali contenute nell'art. 6 della Convenzione europea, in riferimento al diritto di aver esaminata la propria causa entro un termine ragionevole, sono applicabili solo quando l'accusa in materia penale viene formulata e solo dopo la ricezione della notifica ufficiale dell'avvio di un'indagine preliminare.
CEDU / Decisione 23 marzo 2010 da NORMA
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