La natura sussidiaria dell'azione di arricchimento senza causa costituisce un presupposto della domanda, richiesto dalla legge, pertanto, tale condizione, non integrando un'eccezione in senso stretto, può essere rilevata d'ufficio dal giudice, nei limiti in cui la circostanza risulti da elementi di fatto già acquisiti nel giudizio, ed è proponibile per la prima volta anche nel giudizio di appello, non operando il divieto di "ius novorum" posto dall'art. 345 cod. proc. civ., inapplicabile per le eccezioni rilevabili d'ufficio (Cassa e decide nel merito, App. Venezia, 15/03/2006).
Cass. civ. Sez. I, 18-04-2013, n. 9486 (rv. 626152)
FONTI
CED Cassazione, 2013
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