29 settembre 2013

Impedire al conducente del ciclomotore di muoversi è violenza privata

Si afferma, inoltre, nella giurisprudenza di questa Corte come integri gli estremi del delitto di violenza privata la minaccia, ancorchè non esplicita, che si concreti in un qualsiasi comportamento o atteggiamento idoneo ad incutere timore ed a suscitare la preoccupazione di un danno ingiusto al fine di ottenere che, mediante la detta intimidazione, il soggetto passivo sia indotto a fare, tollerare o ad omettere qualcosa (v. Cass. Sez. 5, 26 gennaio 2006 n. 7214 e Sez. 2, 18 gennaio 2011 n. 3609).

Anche in questo caso la Corte territoriale, con motivazione del tutto logica ed ispirata ai suddetti principi, ha affermato sussistenza del reato non avendo la parte offesa potuto proseguire la sua marcia con il motorino in conseguenza del comportamento dell'imputato, paratosi avanti lo stesso.

Cass. pen. Sez. V, Sent., (ud. 21-03-2013) 03-06-2013, n. 23945



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